Il bosone di Higgs e la scoperta dell´acqua(non calda) perennemente mancante.
Riti e tradizioni locali dal 700 ai giorni nostri.

16-07-2012 12:10 -

Come ogni anno d´estate a Sparanise manca l´acqua. Un evento che si ripete da tanti anni con regolare cadenza. Ai primi caldi, ecco che il liquido incolore non esce più dai rubinetti.


Un appuntamento talmente rituale che sta conquistando tra gli sparanisani una sorta di tradizione, come poi spiegheremo più avanti.


A proposito di tradizione quest´anno per la prima volta la fiera della Madonna del Carmelo si sposta dalla vecchia sede per andare nell´assolata area mercato. In pratica l´antica festa locale diventa una giornata di mercato aggiuntiva. Chi ha pensato questo provvedimento naturalmente ignora che quella fiera e le collegate manifestazioni religiose, processione e santa messa, hanno un´antica origine legata al luogo di svolgimento. A metà luglio anticamente, secondo gli scritti di Mattia Zona (storico e sacerdote dell´800), si festeggiava la festa di San Vitaliano. I festeggiamenti per il patrono oltre alle cerimonie religiose consistevano anche in una fiera dei prodotti della zona allestita lungo le strade principali e la possibilità di scambi commerciali era anche un buon viatico per gli scambi culturali. A metà del 1700 si decise di cambiare la data dei festeggiamenti in onore del santo patrono, spostando la data di un mese. Sopravvisse in luglio esattamente nelle stesse strade la fiera che venne accoppiata con la ricorrenza religiosa della Madonna del Carmine, ricorrenza che cadeva e cade appunto il 16 luglio. Sia la fiera, che la processione con la santa messa ,da sempre si svolgevano a Sparanise nella zona di via Martiri XII Ottobre, via Olivares e via Garibaldi, proprio dove si svolgeva la festa di San Vitaliano.


Quando sono stato assessore, ha chiarito Piccolo, dal comando di polizia municipale mi venne rappresentata l´esigenza che la fiera venisse spostata nell´area mercato poichè in quel posto era possibile utilizzare meno personale per il traffico e per le esigenze della viabilità . Mi sono sempre opposto, anche quando il personale era ridotto, anche per il dovuto rispetto della tradizione.


La mancanza d´acqua potrebbe però diventare, dicevamo, una nuova tradizione sparanisana, per soppiantare quella "spostata" legata al culto della Madonna del Carmelo. I soliti bontemponi del corso starebbero per creare un rituale ,una festa collettiva, non religiosa, magari nella stessa zona dove si festeggiava la Madonna del Carmelo. Dopo il sacro viene il profano ed allora può essere che delle danze propiziatorie o anche dei riti collettivi aiuterebbero a fare in modo che a metà giugno l´acqua dai rubinetti non si interrompa all´improvviso. Una danza della pioggia dei tempi moderni, ma per scongiurare la mancanza d´acqua. D´altra parte sembra che i cittadini di Sparanise abbiano ormai preso una deprecabile abitudine. Quando aprono la fontana o peggio la doccia e l´acqua non esce pare sia diventata una sorta di litania imprecare e lanciare insulti verso gli amministratori ritenuti incapaci di risolvere il problema. L´intensità delle urla sono direttamente proporzionali al caldo avvertito dal cittadino che vuole fare la doccia, ma non puo. Naturalmente questo sito deplora tali poco lodevoli pratiche, che inoltre non portano risultati.


Certamente alcuna speranza per i cittadini può venire dagli attuali amministratori. Addirittura con estrema disinvoltura il sindaco di Sparanise con una dichiarazione ovviamente riportata sul sito privato dell´addetto stampa (retribuito) del Comune di Sparanise, il "mai-entrato" Capanna ( "mai-entrato" nel consiglio comunale di Sparanise nonostante diverse candidature, l´ultima tra le fila della lista poi risultata perdente ed arrivata terza n.d.a.), ha esternato la propria soluzione.


Prima di leggere la soluzione al grave problema, preghiamo la nostra dozzina di utenti di prestare la massima attenzione. Per i lettori che sono a casa è opportuno verificare la stabilita della seduta, quelli che usano i moderni telefonini o tablet verifichino che l´eventuale stupore dopo la lettura della sensazionale scoperta del primo cittadino non arrechi fastidio o spaventi donne, bambini ed anziani. D´altra parte questo è il mese della scoperta del bosone di Higgs ed evidentemente il tempo deve essere propizio per la scienza. Anche noi prima di andare oltre nello scrivere abbiamo dovuto fermarci.



Il sindaco, dopo aver consultato il consorzio idrico Terra di Lavoro, l´assessorato all´ambiente regionale ed al ciclo integrato della acqua della Regione Campania, ha dichiarato, probabilmente declamando lentamente le parole come di consueto ed alla presenza della squadra al completo con l´addetto che prendeva appunti: "Non esistono perdite o guasti" e poi testualmente "ci siamo resi conto - da notare il plurale- che la scarsità di pressione è imputabile al consumo straordinario avuto nelle ultime settimane" ed allora ecco la soluzione del primo cittadino " Il sindaco Sorvillo ...ha poi rivolto ai cittadini dell´intero territorio comunale - (fuori territorio che aprano le fontane a più non posso) - un appello a limitare i consumi idrici". Si proprio così, se manca l´acqua è colpa dei cittadini che aprono troppo le fontane!!. Non importa che fa caldo e che per combattere la calura estiva gli esperti raccomandino di bere molto, di bagnarsi con frequenza ed, aggiungiamo noi, di lavarsi spesso per evitare oltre a problemi di salute anche problemi di carattere sociale.


Neppure importa che sul problema dell´acqua venne portata avanti, con grande enfasi, la campagna elettorale del 2009, e che nel programma elettorale la soluzione al problema dell´acqua è inserita al primo posto. Se i cittadini evitassero di aprire continuamente le fontane, magari per lavarsi più di una volta al giorno, peggio ancora per annaffiare fiori e piante, il problema si risolverebbe. Sicuramente se poi i cittadini non aprissero proprio la fontana di casa allora neppure riuscirebbe ad accorgersi che l´acqua manca! Ma guarda un po´!! Quando Higgs teorizzò l´esistenza del bosone fece meno sforzo!!!!

Sulla vicenda è intervenuto l´Avv. Salvatore Piccolo , consigliere comunale e già assessore ai lavori pubblici.


Quando ero assessore ho cercato in tutti i modi di trovare una soluzione al problema, cercando di mettere in funzione i pozzi comunali esistenti. In alcuni casi addirittura dei cattivi interventi di manutenzione avevano tagliato l´allaccio di un pozzo comunale alla rete idrica decretando la chiusura del pozzo ( per esempio in via San Vito). Chiesi al personale di verificare la disponibilità dell´acqua in quel pozzo mediante ispezione specializzata, ma tali competenze, mi fu risposto, non rientravano in quelle dell´assessorato ai lavori pubblici. Alla fine vennero realizzati saggi, senza gara d´appalto, in zone dove mai si sarebbe potuto realizzare poi un pozzo ed infatti non è stato e non sarà realizzato alcun pozzo nuovo e solo dopo le mie insistenze il saggio nel pozzo esistente di via San Vito venne realizzato e si verificò che l´acqua c´era ed era anche buona. Purtroppo il pozzo non è stato mai più allacciato alla rete idrica.


Sempre durante la mia esperienza amministrativa - ha proseguito Piccolo - ho potuto verificare che in coincidenza con il periodo estivo il gestore della rete idrica, che non gestisce solo Sparanise, ma buona parte dei comuni della provincia, preferisce dirottare l´acqua che affluisce da varie direttrici verso il litorale domizio e verso altri comuni. Si tratta di una vera e propria scelta politica e probabilmente nella scelta influiscono diversi criteri, non ultimo quello del diverso peso politico degli amministratori ad iniziare dal primo cittadino di Sparanise. Per ovviare al problema si erano studiate diverse soluzione , oltre ai pozzi necessari nell´immediato, era in fase avanzata un buon progetto che avrebbe riattato un vecchio serbatoio presente sulla collina di Sant´Antonio. L´idea finale era quello di affidare il servizio idrico ad una società municipalizzata che su basi nuove avrebbe gestito il servizio. D´altra parte i cittadini devono sapere che nella bolletta idrica che pagano all´attuale gestore vi è anche una quota per la tassa delle acque reflue e la fognatura, ma da anni neppure un centesimo viene versato alle casse comunali. All´epoca del mio assessorato chiesi ed ottenni di richiedere le somme non corrisposte per via giudiziarie e detti disposizioni per iniziare la procedura per risolvere la convenzione per grave inadempimento ( il mancato versamento delle somme incassate al comune). Non mi è stato consentito di andare avanti nel progetto ed i risultati sono evidenti. L´acqua manca come sempre, il gestore incassa somme per tasse comunali che non versa all´ente e la cosa grave e che chi ha la responsabilità di risolvere i problemi e che per questo incassa un lauta indennità (circa 3.000 euro mensili) oltre a farsi pagare i contributi previdenziali ( dal mese di ottobre del 2011) manifesta appieno la propria "competenza" arrivando sostanzialmente ad affermare che i cittadini non devono consumare troppa acqua sopratutto d´estate.

Di fronte al problema - ha concluso Piccolo -qualcuno avrebbe dovuto spiegare come far affluire l´acqua dai rubinetti essendo tale servizio di competenza comunale ( la gestione consortile è dovuta ad espressa convenzione comunale), comprendendo che d´estate appare normale un consumo maggiore. A Sparanise, invece, al solito quando le cose non vanno la colpa è dei cittadini che sprecano troppa acqua!!. Eppure durante la campagna elettorale la promessa era quella di eliminare il problema, non di chiudere definitivamente i rubinetti.