Emergenza ambientale sul territorio, Sparanise sta diventando un simbolo.

28-09-2013 16:53 -

Sparanise ormai è diventato uno dei simboli dell´emergenza ambientale che si sta vivendo in Campania. Come è noto il paese ospita una centrale termoelettrica da 800 MW che emette in atmosfera polveri sottili molto pericolose per la salute.

L´amministrazione comunale in carica non pare essere in grado di affrontare la questione e solo a fine anno ha insediato la commissione paritetica tra il personale della centrale ed il Comune. Con enorme sorpresa a far parte della commissione per conto del comune e per espressa designazione della maggioranza sono stati chiamati non persone dotate di una specifica competenza tecnica, ma altri soggetti.
I tre componenti da nominare per la parte comunale sono stati individuati in due assessori ed in un avvocato esterno. Dei due assessori uno ha completato con successo la sola scuola dell´obbligo. L´avvocato invece è noto alle cronache locali unicamente per essere stata beneficiaria della somma di euro 10.000 annui per una non meglio precisata consulenza proprio riguardo alla centrale termoelettrica. Consulenza non sfociata in un contenzioso o altra attività.

I 10.000 euro sono stati pagati, mentre circa la qualità dell´aria i cittadini non sono in grado di comprendere la quantità delle polveri sottili e sono giustamente preoccupati per la salute.

Proprio grazie al contributo dei consiglieri comunali di opposizione di Sparanise si è appreso che sul territorio, sebbene sulla carta si tratti del limitrofo comune di Calvi Risorta, è in fase avanzata un progetto per la realizzazione di una centrale a biomasse. Il progetto è stato proposto dallo stesso gruppo che ha in affidamento, senza gara d´appalto, il servizio di raccolta rifiuti a Sparanise. Un gruppo portato a Sparanise e nel territorio direttamente dal sindaco con ordinanze di affido dirette.

Quando legittimamente al sindaco è stato chiesto di dar conto di questi strani intrecci, che lo vedevano coinvolto, non si è avuta risposta. Solo il solito e consueto comunicato, ormai buono per tutte le occasioni, nel quale si usa il termine strumentalizzazione o altro linguaggio molto vicino al politichese della prima repubblica.

Intanto ci risulta che il progetto sulla centrale a biomasse va avanti ed invece non risulta che il sindaco di Sparanise abbia chiesto chiarimenti al gruppo proponente che anzi continua a gestire il servizio di raccolta senza aver mai vinto una gara d´appalto.

Recentemente la magistratura, non è chiaro se per disposizione della locale Procura o di quella Distrettuale antimafia, ha disposto degli scavi nell´area calce idrata in Sparanise. Nella vecchia cava sono sempre stati visibili segni di una discarica abusiva probabilmente interrata e l´intervento della magistratura è stato salutato dai cittadini onesti come positivo , con l´unico limite della tardività.
Curiosamente dalle parti della maggioranza del sindaco Sorvillo non la pensano allo stesso modo. Dapprima con il solito comunicato riadattato al caso hanno accusato la magistratura di offrire argomenti di strumentalizzazione ( dall´ultilizzo di questo termine tutti hanno capito che era sempre la stessa solfa), poi di fronte alle legittime proteste dei cittadini preoccupati della loro salute il sindaco ha rincarato la dose. Con un comunicato nuovo di zecca, forse commissionato per l´occasione, ha addirittura accusato di terrorismo chi si preoccupa della salute pubblica. L´accusa non sembra tanto diretta alla magistratura che ha posto sotto sequestro il sito con l´ipotesi di reato di illecito sversamento di rifiuti, ma proprio a coloro che hanno espresso soddisfazione per l´intervento della magistratura.

Per restare in tema di stranezze non si comprende per quale motivo il sindaco di Sparanise, rasentando il ridicolo, di ostini a minimizzare il problema. Per il sindaco tutto sarebbe a posto nel sito della calce idrata, per lui la radiottività sarebbe nella norma. Meno male, certo nessuno pensava che vi fossero seppellite le scorie di una centrale nucleare, ma che sul posto esiste una discarica abusiva e che nel sottosuolo sicuramente sono interrati rifiuti è più che una ipotesi, è una certezza; tanto che si sono subito avviate le indagini della magistratura.

Oggi è convocato sul posto un presidio da parte della Rete Calena beni comuni, e siamo certi che in molti parteciperanno al presidio animati dall´unico intento di tutelare la salute pubblica. E´ da terrorista fingere che il problema non esiste. A questo punto è necessario procedere alla bonifica del sito della Calce Idrata.

Neppure può tacersi che dopo anni di silenzio l´intera Campania ha ormai preso coscienza del problema dei rifiuti tossici e nocivi disseppelliti sul territorio e tutti comprendono come la presenza dei rifiuti nelle discariche abusive sia da mettere in correlazione con l´aumento e l´insorgere di gravi patologie tumorali. Nelle battaglie che si stanno ormai portando avanti in tutto il territorio regionale è emerso che oggi nessuno è più disposto a tollerare il problema dell´inquinamento del territorio, non sono più consentiti a nessuno atteggiamenti omertosi . Anzi, proprio questi atteggiamenti di silenzio e di minimizzazione dei fatti ha consentito l´aggravarsi della situazione sino al punto da divenire intollerante.