Con il primo consiglio comunale ufficializzate le deleghe. Facce e ditte vecchie e nuove. Particolare attenzione al settore dei rifiuti

27-06-2016 09:00 -

Formalizzati, in occasione del primo consiglio comunale, gli incarichi agli assessori con le rispettive deleghe. Le nomine sono state quelle annunciate da tempo dalla stampa locale, più o meno prossima, alla nuova amministrazione comunale e già riportati anche dal nostro sito. Volti nuovi, scelti tra i consiglieri comunali eletti e vecchi criteri hanno portato alla composizione di una variegata giunta comunale.


Rispettati anche gli accordi pre-elettorali presi con i vecchi politicanti già in giunta con Sorvillo che , a causa del leggero margine di vantaggio registrato alle elezioni, possono affermare di essere stati decisivi. Certamente prendendo per buona questa teoria si può dire lo stesso di ciascun altro candidato, a maggior ragione, di quelli arrivati tra i primi. Chiamiamola pure decisività marginale relativa. Magari potrebbe essere utile al prossimo studioso di sistemi elettorali per il futuro: remoto o prossimo che sia. Quello che non si può dire oggi ed andava evitato in campagna elettorale era rendere pubblico l´accordo pre-elettorale con il duo di fuoriusciti della vecchia giunta Sorvillo. Rientra nella strategia del silenzio postelettorale riassumibile nel, già noto, hashtag dialettal-caleno , #motsiappilatavocca. In effetti di competenze specifiche sul punto i cittadini, proprio non riescono a trovarne, assoluta mancanza di titoli accademici , scarsi anche i titoli di studio. Il pregresso incarico spacciato come competenza per nascondere il patto elettorale. Metodi di vecchia politica. Capolavoro politico e di comunicazione forse imparati alla scuola politica giovanile di Forza Italia, corrente cosentiniana, dove il neo sindaco è stato dirigente locale giovanile dal 2002 e per diverso tempo prima di dichiararsi grillino.


In realtà dall´esperienza pregeressa dell´assessore di Sorvillo, propagandata come competenza, Sparanise ha avuto in dote l´affidamento, dell´appalto della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento ad una ditta denominata "Impresud" riconducibile alla famiglia imprenditoriale dei Iavazzi, Un appalto elargito senza gara d´appalto e per questo sono giò in corso inchieste giudiziarie. Quando l´amministrazione di Merola, dopo la sconfitta di Sorvillo e della sua lista, impose la gara e risultò vincente nella gara pubblica ugualmente la medesima impresa, pervenne l´interdittiva antimafia nei confronti della ditta e Merola intraprese la procedura per la revoca dell´appalto proprio poco prima di essere defenestrato. Anche per effetto di questi fatti il costo del servizio è aumentato vertigionasamente con pesanti aggravi delle specifiche tasse locali. Il costo del servizio rifiuti , per legge, va posto a carico dei cittadini integralmente. Secondo il legislatore l´opinione pubblica deve controllare il settore dei rifiuti, pesantemente sospettato di contiguità con la criminalità organizzata in Campania, e pagare pesanti tasse locali deve spingere i cittadini a controllare maggiormente l´operato dei loro amministratori.
Sempre sulla questione del gruppo Iavazzi come non ricordare il progetto di una centrale a biomasse, presentato proprio con l´amministrazione Sorvillo, ma questa vicenda sarà oggetto di prossimi approfondimenti anche per capire il pensiero della nuova amministrazione sulla vicenda.

Per ora siamo curiosi di verificare se resterà in essere l´appalto con la ditta dei rifiuti, oggi come ieri sempre la stessa, nonostante l´interdittiva antimafia e sopratutto con quali criteri sarà reputato il personale dipendente della ditta che assume operatori ecologici con contratti a tempo determinato. Nel frattempo, in questi giorni proprio, gli sparanisani stanno ricevendo le cartelle esattoriali necessarie al pagamento del servizio di raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade. Tasse pesanti sostanzialmente dovute al costo del servizio.

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