Inizia la festa patronale , ma anche Sparanise ha l´animo ferito per la sofferenza del terremoto in centro Italia.

27-08-2016 01:00 -

Con l´inizio della tradizionale e molto sentita festa patronale, in onore di San Vitaliano, si avvia a conclusione l´estate nella nostra Sparanise. Avevamo già segnalato come la prima parte dell´estate era stata funestata dagli atti di terrorismo ( si veda il nostro precedente scritto) , ma non pensavamo di dover anche commentare un terribile terremoto che ha fatto centinaia di vittime, colpendo alcuni borghi dell´appennino al confine tra Lazio, Marche, Abruzzo. Segni e ferite funeste di una negativa e sciagurata estate. Di fronte a tali tragedie non resta che la preghiera per chi è credente e la riflessione per chi non lo è.

Da tempo nel nostro paese il comitato locale sta preparando la festa patronale ed anche con la tragedia del terremoto accaduta solo qualche giorno fa lo spettacolo deve continuare. The show must go on dicono gli anglofoni. Può anche essere giusto così tenendo conto che la festa patronale assume anche un importante valore religioso, valore religioso che è anche forte e radicata tradizione. Basti pensare che la nostra cittadina nasce proprio intorno alla devozione ed al culto del Santo vescovo di Capua ed alla chiesetta di San Vitaliano (l´originale venne distrutta nel secondo conflitto mondiale da un bombardamento americano).

Siamo certi,inoltre, che chi ha la responsabilità di questa festa patronale troverà il modo di ridurre gli eccessi e di sottolineare un diverso tono della ricorrenza patronale per la giusta e dovuta vicinanza , anche di spirito, con la sofferenza che ha colpito migliaia di persone non molto lontano da qui.

Per altro dopo più di un decennio è cambiata anche la composizione del comitato organizzatore con la messa a riposo , dopo decenni , di Salvatore De Biasio, per anni figura di riferimento indiscussa dell´organizzazione della festa. Sotto la sua guida la festa del patrono aveva raggiunto livelli eccelsi e non sono mai state segnalate lamentele. L´occasione è grata per ringraziare il grande "mastro" Tore ed augurare ai suoi successori di eguagliare I risultati raggiunti nel recente passato.
Anno bisesto anno funesto, recita un antico adagio di carattere superstizioso.

Con l´enormità della sciagura del terremoto ancora negli occhi, non abbiamo l´animo di commentare le nostre vicende locali. Ci scusiamo con la nostra consueta dozzina di lettori sparanisani ai quali chiediamo ancora qualche giorno di riflessione.

Da lunedì saremo pienamente attivi sotto il profilo professionale e rivolgeremo lo sguardo, da queste pagine, anche alle vicende amministrative locali.

Buon San Vitaliano a tutti.