Dalla Piazza di Sparanise l'appello di Basta Impianti per la salute, nonostante le minacciate azioni legali del Comune contro la critica politica.

11-10-2025 19:41 -

SPARANISE (Cristiano Mattei). Si è da poco conclusa a Sparanise la manifestazione di Basta Impianti tenutasi in Piazza Giovanni XXIII. La piazza, storicamente abituata a ospitare oratori politici di forte presa popolare, è tornata ad essere il luogo di un acceso dibattito pubblico.

La partecipazione dei cittadini è stata significativamente più numerosa rispetto ai comizi della campagna elettorale dello scorso anno. Un segnale incoraggiante per la lotta contro gli impianti di stoccaggio di rifiuti e le fonti inquinanti, una battaglia che a Sparanise si “lega” all'ampliamento dell’area d’uso della centrale termoelettrica tramite l’impianto BESS (Battery Energy Storage System). Si ricorda che solo pochi anni fa la Regione Campania aveva respinto una richiesta di ampliamento della centrale proveniente dal gruppo Calenia.

Gli attivisti di Basta Impianti hanno dato un segnale forte: hanno affisso ai cancelli del Comune la "delibera popolare" per il blocco degli impianti esistenti e hanno utilizzato il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale come podio per i loro interventi. Un luogo, quest’ultimo, fin troppo spesso usato da altri per autocelebrarsi con la fascia tricolore in un contesto fuori luogo e in una piazza deserta.

Le richieste del movimento sono chiare: la salute dei cittadini e la protezione ambientale devono essere poste al centro; è necessario garantire trasparenza e una reale partecipazione nelle decisioni. In particolare, si chiede all'amministrazione di Sparanise di dimostrare con azioni precise la volontà di costruire un futuro sostenibile e condiviso, agendo su punti specifici:

  1. Blocco della concessione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per Calenia.
  2. Impugnazione della sospensiva per l’allargamento ENCON.
  3. Partecipazione a ogni conferenza dei servizi sul punto, esprimendo parere negativo a causa dell'evidente saturazione dell'area a qualsiasi impianto. Gli oratori, con interventi appassionati, hanno messo in luce l’assurda concentrazione sul territorio di impianti di stoccaggio dei rifiuti (pericolosi e non) che, sommandosi alla presenza della centrale termoelettrica, crea un’inaccettabile saturazione e un grande impatto ambientale.

Non è passata sotto silenzio nemmeno la cosiddetta “delibera bavaglio”, con la quale la Giunta Comunale, all’unanimità dei componenti, ha stanziato fondi di bilancio per nominare un legale atto a querelare coloro che "osano" criticare politicamente l’amministrazione e i suoi esponenti.

“La delibera non ci spaventa,” hanno ribadito gli attivisti, “anzi, rafforza la nostra critica politica in un paese che esce da un periodo (2022-2024) di commissariamento per infiltrazioni camorristiche, una circostanza che ha già causato un forte distacco dell’opinione pubblica dall’impegno politico.”

A dimostrazione dello “scarso” impatto della giunta bavaglio a documentare l’evento è accorsa anche la testata giornalista RAI della TGR CAMPANIA. “Tra poco , se questi sul Comune vanno avanti così, arrivano anche le testate nazionali” ha commentato qualche buontempone della piazza.

L’impegno di Basta Impianti prosegue: il prossimo appuntamento è il corteo di Pignataro Maggiore, sabato prossimo alle 15.