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Ieri sera consiglio comunale a Sparanise. Bocciata l´amministazione del rag. Sorvillo: per il ministero dell´economia ingiustificate agevolazioni in materia di IMU

25-09-2012 21:47 - Cronaca
Dopo la pausa estiva è ripresa l´attività del consiglio comunale che si è svolto nella serata di ieri.

La maggioranza che evidenziava diverse assenze, ha manifestato nuovamente diversi problemi sia sotto il profilo amministrativo che sotto quello politico. Sotto il profilo amministrativo il consiglio comunale di ieri si è caratterizzato per l´accertamento delle difficoltà della maggioranza palesatesi in maniera evidente con la sonora bocciatura del Ministero dell´Economica e delle Finanze (retto ad interim dallo stesso premier Mario Monti). La vicenda specifica riguarda il regolamento IMU, la nuova imposta che ha sostituito l´ICI.

La maggioranza di Sorvillo aveva approvato il 28/02/2012 un regolamento IMU senza ascoltare le critiche formulate dalla minoranze ed in particolare dall´Avv. Salvatore Piccolo, approvando il tutto a maggioranza. Il regolamento prevedeva diverse particolarità tra le quali balzava agli occhi la parificazione con l´abitazione principale degli immobili ceduti, a titolo gratuito, a parenti entro il primo caso. Una ipotesi non molto frequente, ma che è in essere a Sparanise in specifici e noti casi, ovvero il caso di chi abita una casa di proprietà del padre oppure del figlio magari in seguito a donazione della nuda proprietà o semplice comodato d´uso. Con il documento che pubblichiamo nella sezione documenti di questo sito, il Ministero dell´Economia, al quale per obbligo di legge devono essere trasmessi tutti gli atti comunali in materia di imposte ( a far data dal mese di novembre 2011), ha subito censurato il privilegio affermando come la legge statale, inderogabile da parte del Comune, non prevede il caso della parificazione all´abitazione prima casa di quegli immobili abitati, a titolo gratuito, dai parenti prossimi che, anzi, a detta del Ministero devono essere tassati con l´aliquota base, fatto salvo il potere del Comune di utilizzare la facoltà di riduzione delle aliquote, rispetto a quella base, dello 0,3 per cento. La maggioranza è stata quindi costretta ad approvare un nuovo regolamento ed ha individuato una nuova aliquota ad hoc per questa categoria, che interessa per la verità poche persone e forse una sola, con l´aliquota del 5 per mille piuttosto che quella base pari al 7,6 per mille prevista per le seconde abitazioni e per i terreni. Per la prima casa l´aliquota è invece del 3,8 per mille. E´ legittimo il nuovo privilegio in favore di quei o quel soggetto che abita nell´abitazione di un congiunto, seppur a titolo gratuito, di poter far pagare al proprietario dell´immobile l´aliquota agevolata del 5 per mille invece di quella base del 7,6 per mille? A nostro avviso non è così ed il Ministero è stato chiaro, non è possibile inserire una categoria privilegiata e se doveva prevedersi una aliquota privilegiata questa andava estesa a tutti e non restare confinata ad un privilegio ad personam.

Il nuovo regolamento con le nuove aliquote potrebbe quindi essere nuovamente bocciato dal Ministero dell´Economia. Si è poi passati al riequilibrio di bilancio che ha evidenziato gravi insufficienze nella realizzazione dei programmi amministrativi come emergeva dai dati contenuti nella relazione proposta della stessa maggioranza. Numeri impietosi per negatività, ma quanto mai oggettivi. Per fare alcuni esempi nel settore della viabilità la percentuale di realizzazione dei programmi amministrativi era al 9% circa, così come nel settore della Pubblica Istruzione. Tutte insufficienze con la sola eccezione della Polizia Municipale che ha riportato il 57% , uno dei pochi settori per i quali non esiste più l´assessore dopo il passaggio all´opposizione dell´Avv. Salvatore Piccolo. Dure le critiche anche per quanto riguarda l´azione politica da parte dell´amministrazione e del sindaco per fronteggiare la crisi occupazionale apertasi, ancora non si è capito bene perché, nell´area della centrale termoelettrica. Come è noto 12 dipendenti della ditta di vigilanza sono stati licenziati, in maniera improvvisa e repentina per mancanza di commesse. Più volte i lavoratori hanno cercato di interessare i politici locali della vicenda e diverse volte il sindaco si è prodotto in mirabolanti impegni. Addirittura nello scorso consiglio comunale venne approvata una mozione con i voti congiunti della maggioraza Sorvillo e di Merola, che come ampiamente previsto si è rivelata un flop.

Dopo diversi mesi i lavoratori licenziati ancora non hanno trovato una via di uscita, mentre i mestieranti della politica locale continuano a prodursi in mirabolanti interventi, naturalmente senza alcun risultato. Piuttosto occorre comprendere come mai questi lavoratori sono stati licenziati dopo che erano stati assunti anni fa durante il periodo dell´entrata in funzione della centrale.

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