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Il terzo polo e le ferie d´agosto.

06-08-2010 - Cronaca
Molti italiani sono già in ferie da un pezzo e, probabilmente, non hanno assistito alle vicende politiche recenti relative alla sfiducia del sottosegretario Caliendo con le necessarie conseguenze.
Il dato politico rilevante, che è in grado di sovvertire le sorti del governo nazionale, è dato dalla creazione di un nuovo gruppo parlamentare, sia alla Camera che al Senato, e forse anche di un nuovo partito. Il nuovo partito si chiama Futuro e Libertà ed è stato fondato dal presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Occorre premettere che la precarietà degli attuali schieramenti appariva evidente già al momento delle elezioni politiche del 2008. Sia il blocco di centrodestra che quello di centrosinistra non hanno alla base idee e progetti frutto di elaborazione e di una precisa storia politica , ma nascono con l´unica esigenza di vincere le elezioni o almeno di credere di poterle vincere. Questa crisi della politica tradizionalmente intesa si trascina da anni e recentemente qualcuno (Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 05/08/2010 n.d.a.) ha osservato come il panorama politico nazionale possa essere paragonato ad una grande palude. Nel senso che la mancanza di tensione ideale nelle forze politiche , non più organizzate sul territorio in maniera capillare, ed ormai sganciate dalle vicende sociali tende a creare una omogeneità tra i partiti tale da creare una oggettiva confusione rispetto alle differenze che un partito dovrebbe avere nei confronti di un altro suo concorrente diretto. Invece anche dalla lettura delle proposte politiche le ricette sembrano essere uguali. In questa situazione è potuto anche accadere che un leader della destra , già segretario del MSI, colui che propugnava il "fascismo del 2000", Gianfranco Fini, sia finito per convergere politicamente nella stessa identica posizione politica di Pier Ferdinando Casini, autentico democristiano ed ultimo erede di quella scuola politica , che sarà pure antica, o se vogliamo vecchia, ma i fatti stanno dimostrando essere l´unica scuola politica capace di avere una visione strategica e di ampio respiro rispetto agli accadimenti politici.

Quali ricadute potrà avere la nuova situazione politica sulle vicende locali?
Un primo effetto pratico riguarda quei pochi che con grave miopia avevano creduto di trovare immediatamente una nuova collocazione politica passando, armi e bagagli, in un contenitore nuovo "Generazione Italia" sulla scia delle gesta finiane. Si tratta di piccole truppe di reduci da sonore sconfitte elettorali che non trovando spazio in consiglio comunale, per la bocciatura popolare, hanno creduto di poter lucrare vantaggio politico posizionandosi per primi e, via, subito cambiando tabelle ed insegne. Messo da parte il vecchio PDL, buono per la campagna elettorale comunale e provinciale, ma con il difetto di suonare come acronimo di "predellino", riecheggiando la stessa fonia che aveva "MSI" rispetto a "Mussolini", erano approdati a "Generazione Italia". Nulla da fare. Il grande Fini ha cambiato repentinamente nome e la sua formazione adesso si chiama "Futuro e Libertà" ed allora quelle tabelle e quelle insegne stampate solo qualche mese fa, che fine faranno? Sono da buttare segno evidente di una strategia frenetica ed inconcludente.
Riguardo agli schieramenti centristi appare evidente che la tradizione cattolica non potrà mai essere vicina a persone prive di idee ed incapaci di guardare al futuro con giudizio. Mai potranno esservi apparentamenti locali con chi è capace di seminare solo odio ed utilizza per la lotta politica solo offese gratuite. D´altra parte la scelta centrista , ante litteram, è figlia di una precisa scuola politica, quella della moderazione e della responsabilità e non è un caso che per primi, nel 2005, avevamo scelto di correre da soli slegati dagli schieramenti tradizionali, la stessa scelta che qualche anno dopo , a livello nazionale, ha compiuto l´UDC. Una scelta difficile e coraggiosa che poteva anche comportare l´isolamento politico ed un insuccesso elettorale, senza possibilità di sedere in consiglio comunale per rappresentare i cattolici ed i moderati. Proprio il forte radicamento ideale, ancorato al cattolicesimo democratico, hanno consentito di superare l´ostacolo elettorale e di scegliere successivamente le alleanze comunali con la consapevolezza di essere determinanti. La stessa cosa, se vogliamo, è accaduta a livello nazionale ed oggi Casini è il leader di una formazione che è capace di inchiodare l´intero governo su posizioni politiche nuove, che possono anche rompere l´equilibrio precario del bipolarismo ed aprire la strada per uscire dalla grande palude.
Con queste riflessioni auguriamo ai nostri lettori, che ci seguono ormai dal 2005, buone vacanze dando appuntamento per la fine del mese di agosto.


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