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Scoppia il caso del divieto della musica per i giovani. Sparanise su Radio Marte

08-08-2013 17:40 - Cronaca
Travalica i confini locali la vicenda del sindaco di Sparanise, che in pieno mese di agosto, con una ordinanza ha vietato ai locali del paese di suonare musica dopo le 24.00. Il provvedimento, adottato a Sparanise, non ha eguali per il periodo estivo in altri comuni, limitrofi o non. Del caso si sono occupati diffusamente i quotidiani locali e proprio stamattina la trasmissione radiofonico di Radio Marte, nota emittente a diffusione nazionale, ha dedicato notevole spazio alla questione.

Gli speaker della radio, tra una canzone ed un´altra, facevano notare come un provvedimento del genere, definito drastico, danneggiasse l´economia del paese. Grazie, infatti, all´iniziativa, ovviamente come l´ordinanza dimostra, non sostenuta dall´amministrazione gli esercenti dei locali sparanisani erano riusciti a creare una piccola movida notturna molto frequentata da giovani non solo di Sparanise. Si faceva notare al sindaco, e questa volta non era solo un´annotazione "strumentale" ( così qualcuno suggerisce a Sorvillo di rispondere alle istanze dei consiglieri comunali) di qualche consigliere comunale, che al danno per gli esercenti si aggiungeva anche il danno ai giovani che proprio in estate , a causa del caldo, escono sul tardi e che quindi per ascoltare musica sono costretti adesso a prendere l´automobile ed a recarsi nei paesi limitrofi con ovvi pericoli e preoccupazioni anche per i genitori.

Gli speaker di "radio marte" hanno provato a contattare il sindaco per tutta la mattinanata, ma il telefono del primo cittadino squllava invano. Sotto mezzo giorno, per espressa richiesta di Sorvillo, nel frattempo allertato anche perché la trasmissione radiofonica ormai era nelle case dell´intero paese , il sindaco, finalmente, ha risposto alla telefonata. Naturalmente nessuna delle argomentazioni è apparsa convincente. All´inizio Sorvillo aveva cercato di giustificarsi dicendo che le strade del paese sono strette e quindi la musica entra facilmente nelle case della gente, ma gli hanno obbiettato , dalla radio, che questo è un problema dell´intera Campania. Poi ha cercato di dire vantare dei meriti con i giovani per aver fatto svolgere un concerto a Sparanise ad un noto gruppo di tendenza, ed allora gli hanno obbiettato che allora era un problema di destra e sinistra, magari per i giovani di sinistra il concerto si può fare, mentre per gli esercenti si pone il problema. Insomma davvero è sembrato in forte difficoltà il primo cittadino che non ha saputo spiegare il motivo dell´adozione di un´ordinanza così drastica e penalizzante per i giovani e per gli esercenti che cercavano di creare qualche possibilità di svago in un paese dove sostanzialmente nulla si muove e nulla cambia. Alla fine dalla radio per cercare di convincere il sindaco a revocare l´ordinanza gli hanno fatto sentire le quattro stagione di Vivaldi, ma lui ha replicato di essere vissuto nell´epoca dei Pink Floyd e non di Vivaldi. Certo, hanno risposto dalla radio, se fosse vissuto all´epoca di Vivaldi sarebbe oggi ultracentenario. Invece Sorvillo e vicino ai 60 anni.

Insomma ancora una volta Sparanise finisce sotto i riflettori per discussi provvedimenti di un sindaco solerte a vietare la musica d´estate dopo le 24 e lento nel prendere provvedimenti per dare sviluppo ed occupazione ad un paese mortificato da una cattiva amministrazione che sta amplificando gli effetti di una devastante crisi economica. Si pensi che ancora oggi l´8 di agosto il bilancio preventivo che dovrebbe programmare le entrate e le spese dell´anno 2013 non è stato ancora redatto.

Ormai, tuttavia, le elezioni sono prossime, il tempo che manca si conta a mesi o addirittura a settimane, e quindi i cittadini si stanno già preparando al cambiamento essendo evidente che neppure un miracolo potrà determinare una rielezione per questo sindaco ed i suoi sodali.

Nel frattempo ai giovani di Sparanise ed agli esercenti diciamo di avere pazienza , di rispettare le ingiuste regole, che l´anno prossimo le cose saranno diverse.

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