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Sequestrato lo spazio adiacente lo sportello unico di Sparanise, doveva ospitare il 118.

27-10-2017 17:39 - Cronaca
La vicenda in commento ha dell´incredibile. Invece è tutto vero. In data odierna i carabinieri di Sparanise hanno sottoposto a sequestro l´intera aerea antistante l´edificio comunale meglio noto come Sportello Unico per le Attività produttive. Si tratta sia dell´area di accesso all´interno della recinzione perimetrale sia dell´area , di proprietà comunale, esterna. Il motivo del sequestro, assurdo ed incredibile, è dato dal fatto che sull´area sono stati sversati dei rifiuti di asfalto provenienti dalla sostituzione del manto stradale, la cosidetta fresatura. Si tratta di un vero e proprio rifiuto speciale, da trattare secondo specifiche norme di legge, che invece è stato posato all´interno del bene comunale e nello spazio esterno. Addirittura spalato, evidentemente su precisa disposizione. Appare evidente che l´intervento è stato realizzato per disposizione del Comune di Sparanise, non sappiamo di chi sia la responsabilità personale, ma le indagini in corso , siamo certi, non tarderanno ad individuare le responsabilità, che in materia penale sono personali. L´area al momento non occupata da alcun ufficio è recintata e non è accessibile senza le chiavi di accesso. Qualcuno ha aperto l´area e disposto lo stoccaggio del materiale di risulta.
Attualmente l´area è stata sigillata dai militari della stazione di Sparanise in base al disposto sequestro penale e non è più accessibile. A questo punto è diritto dei cittadini chiedere l´immediata bonifica della zona. E´ noto che i rifiuti speciali del tipo di quelli spalati nell´area dello sportello unico penetrano nel sottosuolo inquinando il territorio e le falde acquifere. Per altro un danno ulteriore ed immediato è rappresentato dal fatto che l´edificio , costruito con fondi europei nell´ambito del "PIT SSAPPIA" , era destinato per espressa volontà politica dell´amministrazione ad ospitare i mezzi ed il personale sanitario del 118 che l´amministrazione comunale di Sparanise si vantava di aver sottratto al territorio della vicina Calvi Risorta, Con l´attuale sequestro e con i sigilli in essere è evidente che non è possibile accedere all´edificio comunale.
L´edificio , inaugurato nel 2011, durante l´assessorato dell´avv. Salvatore Piccolo (proprietario di questo sito) , era stato realizzato in perfetta sintonia con l´ambiente circostante , ovvero lasciando ampi spazi di verde nelle adiacenze dell´edificio e lasciando diversi olivi che erano presenti nel territorio al momento dell´esproprio. Con il tempo, nonostante la zona fosse recintata, gli olivi sono quasi tutti spariti ed oggi addirittura il terreno adiacente, in luogo di una sistemazione compatibile con l´area verde della zona, ha subito l´incredibile vicenda di vedere spalato sul terreno lo scarto della lavorazione dell´asfalto stradale, costringendo le autorità a sequestrare l´area e ad avviare un procedimento penale per ora attestato dal solo sequestro stesso (il sequestro penale è una misura cautelare reale nell´ambito di un procedimento penale).
La vicenda in esame apre una ulteriore questione. L´amministrazione in carica , non sappiamo a quale fine se per motivi di propaganda o se per una precisa idea politica, spesso e volentieri utilizza personale improprio per alcuni lavori, anche di manutenzione dei beni comunali. In diverse circostanze, infatti, sono stati segnalati politici locali di maggioranza effettuare lavori di manutenzione presso beni comunali. Lo stesso sindaco si è fatto fotografare e riprendere intento a raccogliere degli agrumi su terreni comunali, per poi portare il raccolto al locale asilo. Crediamo che queste prestazioni di lavoro , non richieste, non siano legittime proprio perché il bene comunale appartiene alla collettività e non è cosa privata o di una parte. I beni della collettività si mantengono e si curano secondo le norme di legge e secondo criteri di tutela diversi rispetto ai beni privati. Per carità, neppure in un bene privato è possibile spalare il rifiuto della sostituzione del manto stradale, anche in questo caso si tratta di fatto costituente reato, ma intendiamo dire che la gestione e la manutenzione della cosa pubblica non può essere soggetta ad interventi "fai da te" , ma deve seguire delle regole proprio per evitare danni, anche magari non voluti, alla collettività . La democrazia prevede la piena partecipazione all´elettorato passivo , prescindendo dalle competenze e dai titoli di studio vantati, per il resto esistono i funzionari ed i dipendenti comunali, i consulenti esterni proprio per stabilire la regolarità di un progetto e di un lavoro.
L´odierna vicenda dell´uso di rifiuti speciali per "pavimentare" un bene comunale in maniera artigianale ,diciamo "fai da te", lungi dall´apportare benefici alla collettività ha portato una serie di danni , anche importanti. Chi risarcirà ora la collettività sparanisana dei danni causati? Per altro da quanto è in carica questa amministrazione non si hanno evidenze di strade comunali rifatte e l´unico intervento stradale è quello dei lavori per l´istallazione della fibra ottica, realizzati da una ditta privata sul territorio comunale. Si tratta di lavori che stanno danneggiando pesantemente la rete stradale locale che, a breve, diventerà impraticabile. Quando si è insediata , ormai oltre un anno e mezzo fa, la rete stradale era in ottime condizioni per effetto soprattutto di lavori pubblici realizzati nel triennio 2009-2012.
Lo scavo delle strade comunali per l´inserimento della fibra , per poter essere effettuato necessità dell´autorizzazione del comune e prevede l´obbligatorio ripristino. L´asfalto spalato proviene dai lavori della fibra ottica? In caso di risposta affermativa esiste qualche accordo ulteriore tra l´ente e la ditta che ha effettuato i lavori? Sono tutti interrogativi che insieme all´individuazione personale delle responsabilità l´indagine penale sicuramente chiariranno. Nel frattempo ....Sparanise è in movimento!
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