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Il gatto nero ed i lavori pubblici.

19-11-2011 16:32 - Cronaca
un gatto nero
Dopo un breve periodo di silenzio dovuto a profonda riflessione sul modo e sull´impegno in politica, siamo pronti nuovamente a riprendere con il consueto impegno l´attività sempre nell´ottica del rispetto degli elettori che ci hanno voluto attribuire importanti consensi, necessari, per amministrare la nostra Sparanise. Non che avessimo smesso di fare politica, nel senso nobile del termine, oppure che avessimo solo lontanamente pensato di lasciare la politica.

I nostri abituali e sempre di meno detrattori, che hanno sperato in un unilaterale abbandono evidentemente continuano ad errare ed anzi è meglio non leggano oltre queste righe perché adesso abbiamo messo proprio loro nel nostro mirino, dell´unica arma che possediamo la parola nelle sue diverse coniugazione :il discorso, la scrittura ed il dialogo. A questi diciamo che devono essere loro a dover abbandonare. Non noi, perché siamo nel giusto.

Dopo due anni e mezzo di amministrazione con l´incarico di assessore ai lavori pubblici, ottenuto non in base ad una trattativa politica, ma ad un predeterminato criterio numerico attribuito dal risultato elettorale conseguito dobbiamo fare almeno alcune riflessioni. La prima riguarda la valenza e l´importanza che il ruolo di assessore ai lavori pubblici ha assunto in questo periodo. In passato era una assessorato come gli altri spesso sommato al ruolo, maggiormente retribuito, di vicesindaco e risultava guidato fondamentalmente dai funzionari comunali che quindi univano la gestione, che a loro compete per legge, con l´indirizzo politico e le scelte di amministrazione che invece spettano alla politica, ed all´eletto in particolare. In questi anni l´assessorato ai lavori pubblici non è stato ricoperto per gestire, ma per amministratare ed è per questo che nessuna impresa è stata designata dall´assessore oppure si è proceduto nei lavori per affidamenti con metodi informali, perché crediamo che si sarebbe trattato di una politica clientelare al limite se non oltre la liceità e come tale foriera di problemi ed insidie per l´intera amministrazione. Tutti i cantieri aperti e chiusi, nel rispetto dei tempi stabiliti dai rispettivi progetti, sono stati appaltati con gare pubbliche estremamente rigorose che hanno visto la partecipazione di un numero sempre crescente di imprese, sino ad arrivare nelle ultime gare di appalto a circa 100 ditte partecipanti con evidente guadagno per l´Ente in termini di economie di ribasso che sotto la nostra gestione non sono mai state attribuite alla ditta appaltatrice ed anzi sono state vietate. A questo livello immaginare una eterodirezione nell´assegnazione delle gare, significa immaginare un enorme cartello nel settore difficilmente eliminabile da un singolo assessore. La quantità dei lavori effettuati è direttamente visibile dai cittadini e non ci sembra il caso di fare l´elenco anche perché sarebbe lungo.
Certamente siamo partiti dalla programmazione della precedente amministrazione, che aveva pregi e difetti, come d´altra parte accade in ogni umano lavoro, ed in molti casi ci abbiamo messo molto del nostro ed in altri abbiamo dovuto operare partendo da difficoltà progettuali pregresse oggettive. Il complessivo risultato ci appare francamente degno di nota e credo rappresenti un dato davvero oggettivo. Chiunque voglia giudicare deve partire dal raffronto tra questo periodo ed i precedenti. Verificherà che non esistono termini di paragone soprattutto considerando epoche passato segnate da eccessi di accentramento del potere in una sola persona, con le conseguenze che tale monocrazia ha arrecato alla democrazia in termini di agibilità, di arroganza e di potere che è vicino, in chi lo gestisce come una clava contro gli avversari, in potenza dalla quale deriva la prepotenza, che pure abbaiamo fortemente combattuto in passato.
Per queste brevi considerazione ci viene da sorridere nel vedere criticare l´importante ciclo di lavori pubblici eseguito semplicemente perché una torrenziale perturbazione di carattere tropicale ha provocato allagamenti in una zona del paese interessata da recenti lavori di manutenzione di competenza dell´assessorato ai lavori pubblici. Tutti hanno visto la tragedia provocata dalla perturbazione in altre parti del territorio, a Sparanise invece si sono verificati, nella zona del centro storico a ridosso della stazione FFSS, allagamenti limitati a poche zone.

Occorre dunque affermare che per altre zone pure in passato interessate da fenomeni alluvionali ai primi acquazzoni estivi il sistema ha retto perfettamente proprio grazie ai lavori realizzati. Nonostante gli eventi metereologici fortemente avversi la zona di via Fornce ( la biforcazione di via Roffredo) e del centimolo non ha subito neppure un chiazza d´acqua. Eppure quei cittadini residenti in quelle zone nel 2004 subirono forti allagamenti che furono tutti risarciti dal Comune di Sparanise in seguito ad azioni giudiziarie che giudicarono come responsabile l´amministrazione comunale, evidentemente dell´epoca, civilmente colpevole. I lavori, dunque, che hanno riparato ed in parte creato ex novo il raccordo finale della fogna nei pressi dell´abitazione dei sig.ri Sodano hanno funzionato ed anzi possiamo affermare che senza questi lavori i fenomeni pluviali potevano creare davvero problemi difficilmente risolvibili. L´aver raddoppiato tutte le caditoie del corso Matteotti, di corso Garibaldi e della zona della stazione è servito, senza dubbio a migliorare la situazione. Certamente il problema, seppure circoscritto permane per alcuni residenti e deve essere risolto, ma bisogna essere consapevoli che va affrontato in maniera radicale e duratura.
In difetto di una precisa e periodica manutenzione delle caditoie, pure richiesta nel caso di specie, da sola non sufficiente a fronteggiare eventi meteo eccezionali e che pure stanno diventando sempre più frequenti, per evitare in futuro problemi occorre realizzare un condotto fognario nuovo che abbia due obbiettivi. Il primo è quello di convogliare le acque piovane provenienti da monte in una zona diversa rispetto a quella dove confluiscono tutte le direttrici meteoriche di scolo (ovvero piazzetta Santa Caterina) e l´altro quello di raccogliere con un condotto nuovo ed ampio, differenziandole rispetto a quelle fognarie, le acque piovane per incanalarle nei condotti con le giuste regole idrauliche. Queste opere certamente non possono essere realizzate in due anni mezzo, visto che in passato non si è fatto nulla, ed occorrono risorse economiche cospicue rispetto alla cifra di euro 57.000 utilizzata per i lavori dello scorso anno.

Di fronte a queste considerazioni non possiamo che commiserare l´atteggiamento di chi ha cercato di sfruttare a proprio vantaggio politico l´evento con evidente gioia nel vedere qualche vano terraneo allagato arrivando persono ad invocare lo spargimento di sale come evento superstiziooso e di maleficio. Se dietro tali ragionamenti ed alle manifestazioni superstiziose ci sia una manovra politica per sostituire chi scrive e per prendere il suo posto nel ruolo di assessore non sappiamo dire e non ci interessa neppure perché crediamo che la politica sia questione più nobile che la semplice occupazione di una poltrona. Alla base vi deve essere un programma ed un impegno politico specifico e dichiarato che nel caso di specie chiediamo di rilanciare piuttosto che ridurre ad una semplice manovra di palazzo poco spiegabile ai nostri concittadini. Circa la superstizione, non ci crediamo e neppure ne affermiamo l´esistenza: per noi un gatto nero, resta e rimane un simpatico felino spesso randagio e solo e se solca ed attraversa la nostra strada è solo perché è stato scacciato, non perché sia indizio di cattiva sorte.

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