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La maggioranza vota l'avvio del procedimento di decadenza di Cerullo, assente il sindaco De Pasquale.

11-12-2025 22:49 - Cronaca
(SPARANISE) Cristiano Mattei. Si è concluso poco tempo fa il Consiglio Comunale di Sparanise. il Presidente del Consiglio Comunale, Clorinda Iorio, ha posto all'ordine del giorno due punti relativi a presunte incompatibilità dell'intero gruppo misto di minoranza composto dai due consiglieri Nico Cerulloe Viviana Capuano.

Nonostante l'importante sessione, il Consiglio Comunale era stato convocato in seduta straordinaria, ma il sindaco, Fabrizio De Pasquale, non si è presentato in aula ed è rimasto assente.

Privi del massimo espoenente dell'amministrazione, la maggioranza che sostiene De Pasquale ha comunque votato l'avvio del procedimento di decadenza dalla carica di consigliere comunale di Nico Cerullo che alle scorse elezioni aveva conteso la fascia tricolore all'attuale sindaco, risultando soccombente per soli 17 voti di scarto.

Contrari tre consiglieri di minoranza (lo stesso Cerullo, insieme a Viviana Capuano e Imma Mandara); il quarto consigliere comunale, Sara Ricca, ha abbandonato il Consiglio Comunale criticando la scelta della data che coincideva con la convocazione dell'Osservatorio Permanente sulla questione degli impianti. Seduta alla quale ha dichiarato di voler partecipare.

La vicenda è singolare e non ha un precedente nella storia democratica di Sparanise. Dal 1948 in poi risulta che solo in un caso, per questioni ben determinate e con le dimissioni dell'interessato prima del voto, circa quarant'anni fa, si è proceduto con il procedimento di decadenza dalla carica di consigliere comunale per questioni di incompatibilità.

Nel caso in questione, siamo venuti in possesso dei documenti posti a carico dell'incandidabilità.

La questione è stata originata da un esposto anonimo che avrebbe segnalato, oltre alla presunta incompatibilità di Nico Cerullo, anche quella di Viviana Capuano, quest'ultima perché componente del Comitato di valutazione dell'istituto scolastico “Solimene”, nell'ambito delle prerogative proprie dell'autonomia scolastica. Per la Capuano, sia il responsabile del servizio amministrativo, Giorgio Magliocca, che la segretaria comunale, Elena Letizia, hanno allegato alla proposta di deliberazione il loro parere di insussistenza delle cause di incompatibilità. Tuttavia, la proposta sull'incandidabilità, con l'indicazione dell'insussistenza, è stata comunque messa all'ordine del giorno e posta ai voti e bocciata dall'intero consesso, al netto dei due assenti (De Pasquale e Ricca).

Siamo in grado di ricostruire sulla base dei documenti di cui siamo venuti in possesso la vicenda che riguarda Nico Cerullo.

L'ipotesi scaturirebbe, secondo quanto scritto dal segretario comunale, “dall'esistenza di una polizza fideiussoria - la n. 2021/13/6591497, rilasciata dall'Agenzia G46 di Sparanise della Compagnia Assicurativa Italiana Assicurazioni, con contraente privato il sig. Grimaldi Claudio e beneficiario il Comune di Sparanise, rilasciata a garanzia dell'affidamento di “Servizi di Supporto specialistico alle attività dell'Ufficio di Piano dell'Ambito Territoriale C9”.

Una polizza fideiussoria emessa dalla Compagnia Italiana Assicurazioni di cui Cerullo non è dipendente, ma ha solo un mandato di agenzia. L'art. 63 TUEL comma secondo, numero 2, invece, testualmente recita: “Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale , provinciale o circoscrizionale: (...) colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento, ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell'interesse del comune o della provincia, ovvero in società ed imprese volte al profitto di privati, sovvenzionate da detti enti in modo continuativo, quando le sovvenzioni non siano dovute in forza di una legge dello Stato o della regione”.

Le ipotesi sono tassative e nel caso di specie, come si evince chiaramente dal dettato normativo, Cerullo non è “titolare, amministratore o dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento” in servizi , ma è semplicemente l'agente che ha sottoscritto la polizza fideiussoria per un soggetto che aveva ottenuto un servizio dal Comune di Sparanise quale capofila dell'Ambito C9, ovvero prima che tale organismo venisse costituito in Consorzio. La prestazione di servizi in favore dell'Ambito C9 dell'interessato (Grimaldi Claudio) sarebbe durata solo dieci mesi e cessata già nel 2022.

Di parere diverso è il responsabile del servizio amministrativo, Giorgio Magliocca, già sindaco di Pignataro Maggioree dellaProvincia di Caserta dimessosi dalle cariche politiche, a suo dire nel corso di una conferenza stampa, per via di un'inchiesta giudiziaria in corso (di cui al momento disconosciamo gli esiti).

Magliocca scrive nel suo parere favorevole all'incompatibilità: “Il Consigliere Comunale Sig. Nicolino Cerullo sembrerebbe aver esercitato attività di intermediazione assicurativa con soggetti (operatori economici) che intrattengono rapporti contrattuali diretti con il Comune di Sparanise, in qualità di Ente capofila dell'Ambito Sociale C9; tale attività configura un rapporto indiretto potenzialmente idoneo a determinare un conflitto di interessi con l'Ente”. Dall'uso del modo verbale al condizionale, non sembra proprio un parere granitico.

La segretaria comunale, Elena Letizia, usa il modo indicativo e scrive: “L'emissione di polizze assicurative a garanzia dell'esatto adempimento di prestazioni oggetto di un affidamento di servizio, fornitura o lavoro sembra rientrare nella nozione di “servizio” come sopra delineato; pertanto, per quanto rappresentato, si ritiene possibile affermare che il mandato di consigliere comunale non sia compatibile con l'emissione di polizze assicurative a garanzia in favore del comune e quindi che sia possibile procedere con la contestazione dell'incompatibilità, fatte salve le verifiche relative alle singole polizze eventualmente rilasciate”.

I consiglieri comunali di maggioranza hanno così deliberato l'avvio del procedimento di decadenza per Nico Cerullo, che avrà adesso 10 giorni di tempo per controdedurre prima che l'assise proceda alla votazione finale. Qualora i 10 consiglieri di maggioranza dovessero ancora una volta confermare il loro voto contro Cerullo, per l'assicuratore si aprirebbe la strada all'impugnazione giudiziaria, mentre toccherebbe ad Armando Giramma l'onere di una eventuale surroga.

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