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Agosto 2011

16-08-2011 11:09 - Cronaca
Il mese di agosto del 2011 sarà ricordato come il mese più difficile degli ultimi anni. Non ci riferiamo alle condizioni climatiche o alle code ai caselli per le ferie. Ci riferiamo ai tanti avvenimenti che hanno caratterizzato questi primi quindici giorni del mese. Una serie di eventi tutti insieme, tutti negativi spingono ad una riflessione. Andiamo con ordine. Il mese è iniziato con un vistoso calo degli indici di borsa ed in particolare della borsa italiana. I principali analisti finanziari hanno rilevato che era ed è in corso un attacco speculativo all´economia italiana. In altre parole grossi investitori finanziari stanno movimentando grosse somme di danaro mediante tecniche di finanza che danno guadagni per le perdite degli indici azionari. Agli effetti pratici tutte le principali società italiane, banche, assicurazioni, energetici, industriali hanno lasciato sul terreno svariati milioni di euro. Soldi "evaporati" nel mercato. La conseguenza è che le imprese italiane, indebolite sui mercati sono ora scalabili e secondo le stime al termine della fase speculativa diverse saranno quelle che passeranno di proprietà. Sempre agli inizi del mese, mentre era in corso l´attacco speculativo all´Italia, è arrivata la notizia della stima al ribasso dei titoli di stato americani che hanno perso la tradizionale "tripla A". Nell´immediato gli stessi americani hanno gridato allo scandalo delle agenzie di rating che, forse perché parte della speculazione, hanno sbagliato i calcoli. La verità è che da tempo gli USA erano in difficoltà con il debito pubblico ed era noto che nell´esercizio finanziario in corso avevano ormai oltrepassato il limite massimo del debito. Negli States, che sono pur sempre una democrazia, ogni anno si fissa in parlamento un tetto massimo di debito e per oltrepassare quel limite occorre una nuova deliberazione. A quel punto era corretto ed anche giusto parlare di un rischio di insolvenza del principale motore economico del mondo. Il congresso americano ha poi approvato il nuovo tetto di debito, ma appare evidente che il rischio di default si è materializzato anche per gli USA. Certo il verificarsi del default è lontano e per altro neppure sarebbero immaginabili le conseguenze catastrofiche, addirittura apocalittiche, di una vera e propria insolvenza americana. Sarebbe la fine del mondo. Almeno di come l´ordine mondiale è stato inteso dopo la seconda guerra mondiale e la cd. guerra fredda. Le vicende americane hanno aggravato ancora di più la negatività finanziaria che si è allargata a tutti i listini dell´occidente. Nell´affrontare la crisi finanziaria, che in Italia si aggiunge e moltiplica la crisi economica già al massimo livello, si è scoperto che gli strumenti utilizzabili sono pochi e di scarsa efficacia. Siamo nell´area Euro con una moneta comune ai più importanti stati europei, ma esistono ancora le banche nazionali che emettono titoli di stati per ciascun paese con rendimenti diversi e valutazioni di rischio specifiche per ciascuno stato nazionale. La Banca Centrale Europea non emette titoli europei validi per tutti, ma batte solo moneta con la garanzia di un fondo di riserva. D´altra parte sono decenni che la moneta è emessa dalle banche centrali senza più la garanzia di un valore certo come accadeva in passato quando per battere moneta occorreva avere da parte riserve auree di valore convenzionalmente stabilito pari all´emissione e la moneta era convertibile in oro. Proprio il 15 di agosto del 1971 il Presidente Nixon annunciò la fine della convertibilità in oro del dollaro. Da allora nessuno più garantisce l´emissione di banconote con riserve auree. In molti in questi giorni, per tornare alle vicende europee, hanno verificato che uno dei motivi della debolezza delle economie degli stati europei è data proprio dal fatto di avere una banca centrale che emette moneta, ma non ha strumenti per imporre strategie di lungo periodo magari finanziando l´economia con il debito pubblico europeo. In tutta fretta il governo italiano, sollecitato soprattutto dall´Europa, ha dovuto varare una manovra di 45 miliardi di euro. Senza entrare nel dettaglio alcune misure sono pesanti e molte tasse sono l´unica ricetta praticata. La stretta tributaria arriva in un momento di fortissima crisi economica in Italia ed è immaginabile un ulteriore ristagno dell´economia. Con quali effetti pratici per l´Italia? Non osiamo rispondere alla domanda perché siamo consapevoli che insieme alla crisi economica il nostro paese vive anche una situazione di crisi delle istituzioni. Il parlamento da anni ha perso autorevolezza , almeno da quando i parlamentari non sono più eletti dal popolo, ma nominati da una oligarchia politica per altro sganciata dalla logica dei partiti tradizionali. In Italia, e questo è un altro punto di riflessione , non esistono più i partiti democratici tradizionali. Non esistono più le ideologie, ma i partiti tradizionali garantivano democrazia interna. Ogni iscritto era , astrattamente, eleggibile alla carica di leader del singolo partito. Oggi ogni partito o movimento esiste come specchio della politico di riferimento al punto che il partito non avrebbe ragione di esistere senza il proprio leader. Questo accade in tutti gli schieramenti, anche in quelli più estremi o fuori dal parlamento, si veda il movimento del comico Grillo. Il sistema, definito non ha torto casta, si articola poi in livelli periferici che ricalca il modello nazionale per cui in ogni regione esiste un leader di partito e così via per il livello provinciale. Sarà difficile interrompere il circolo vizioso e certamente occorrono uomini di Stato che al momento non si profilano all´orizzonte. Da ultimo è esplosa anche una questione morale che riguarda i politici di tutti gli schieramenti spesso sorpresi in atti di corruzione. Dopo molti decenni un parlamentare in carica è stato arrestato per stessa deliberazione del parlamento, mentre altre richieste di arresto devono essere valutate. Il parlamentare in carcere , si è saputo, continuerà a ricevere il lauto stipendio di onorevole almeno fino a quando non sarà condannato definitivamente. Infine occorre anche sottolineare che in Italia esiste una situazione di diversità tra il nord ed il sud del paese evidente e con diverse cause , su tutte sicuramente la presenza della criminalità organizzata al sud che è penetrata nell´economia ed anche nella politica per modo che la tendenza sarà per il futuro alla conservazione del divario. Conservazione del divario tra nord e sud espressamente professata da uno specifico partito politico che è arbitro del governo in carica ed esprime il ministro degli interni.
Questo il quadro a tinte fosche , tuttavia l´Italia è pur sempre un paese dalle molte risorse in termini di ingegno e di intelligenze ed in passato è riuscita sempre a superare tutte le crisi ed allora vedremo cosa accadrà alla ripresa delle attività in autunno.


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