🚨 Vittoria per l'Agro Caleno: impianto di Sparanise sotto sequestro dopo la mobilitazione popolare di Bastaimpianti!
14-11-2025 11:58 - Cronaca
Un importante risultato per la tutela del nostro territorio: la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal dr. Pierpaolo Bruni, ha disposto e convalidato il sequestro preventivo d'urgenza dell'impianto con sede operativa a Sparanise, in zona ASI, che si occupava di smaltimento di rifiuti non pericolosi e trattamento fanghi. Secondo fonti comunali l'impianto sequestrato è quello della Gate s.r.l.
Questo provvedimento non è un fulmine a ciel sereno, ma la diretta conseguenza della vigilanza costante dei cittadini e della mobilitazione dell'Agro Caleno. Nessun altro è legittimato a intestarsi la vittoria, sopratutto per l'atteggiamento ostruzionistico e poco collaborativo tenuto, (abbiamo dimenticato la delibera censura?) e solo in tempi recenti attenuato.
📢 Il Ruolo decisivo della protesta e delle nostre denunce
Il comunicato stampa della Procura è chiaro: le indagini hanno avuto inizio proprio a seguito di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini del Comune di Sparanise. I residenti erano allarmati dai miasmi provenienti dalle acque del Rio Lanzi. Avevano notato un evidente peggioramento delle acque dello stesso Rio Lanzi. Queste segnalazioni si sono protratte dall'anno 2023 fino alla metà dell'anno 2024. Poi è arrivata la protesta popolare di Bastaimpianti, le tante manifestazioni anche a Sparanise i tanti interventi di denuncia anche di chi scrive: sia nel corso delle manifestazioni popolari, spesso affrontate senza locali pubblici, in piazza o nell'uscita di emergenza del Comune (lo spazio destinato all'abbattimento delle barriere architettoniche), sia su questo sito e negli spazi social
Le nostre pubbliche denunce e l'attività incessante del movimento "Basta Impianti" hanno amplificato questo grido d'allarme, spingendo la Polizia Giudiziaria a effettuare sopralluoghi e campionamenti che hanno confermato quanto da noi gridato in ogni sede: le acque del Rio Lanzi erano effettivamente compromesse, di colore scuro e maleodoranti in modo anomalo.
⚖️ Le accuse: Inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha ritenuto sussistenti, nella fase delle indagini preliminari ancora nella fase embrionale, i reati di:
Inquinamento ambientale.
Smaltimento illecito di reflui.
Il titolare della società è stato indagato anche per lo smaltimento illecito di rifiuti. È stato accertato che la società, operando in maniera abusiva e con negligenza gestionale, immetteva regolarmente reflui inquinanti che scaricavano nel Rio Lanzi, corpo idrico ricettore, causando un deterioramento significativo e misurabile delle acque. Non solo: la ditta smaltiva illecitamente tonnellate di rifiuti senza traccia di regolare gestione.
Il sequestro è stato disposto proprio per impedire il protrarsi delle condotte illecie.
Un primo passo, l'inizio della battaglia, non la fine. La vittoria arriverà quando sarà chiaro che nell'Agro Caleno non saranno, mai più, tollerati impianti nocivi per le popolazioni.
Questa è una notizia che ci riempie di soddisfazione, ma la battaglia per la salute del nostro territorio non si ferma qui. Il sequestro è un primo, fondamentale passo che dimostra come l'unione e la determinazione civica possano portare risultati concreti e tangibili contro chi danneggia la nostra terra. Ora l'attenzione è rivolta a gli altri impianti non solo di rifiuti che sono insediati e stanno tentando di insediarsi sul territorio.
Ringraziamo le forze dell'ordinza, l'ARPAC di Caserta e sopratutto la Magistratura sammaritana, verso la quale nutriamo incondizionata fiducia, per il lavoro svolto, ma sappiamo che tanto lavoro deve ancora essere fatto. La zona Asi è occupata da ulteriori 4 impianti che stoccano rifiuti pericolosi e non pericolosi e da insediamenti industriali che non possono essere più ampliati per l'evidente rischio cumulativo.
Continueremo a monitorare la situazione, ribadendo che l'impegno del movimento Basta Impianti e di tutti i cittadini dell'Agro Caleno per un ambiente sano e libero da illegalità rimane più forte che mai!
Questo provvedimento non è un fulmine a ciel sereno, ma la diretta conseguenza della vigilanza costante dei cittadini e della mobilitazione dell'Agro Caleno. Nessun altro è legittimato a intestarsi la vittoria, sopratutto per l'atteggiamento ostruzionistico e poco collaborativo tenuto, (abbiamo dimenticato la delibera censura?) e solo in tempi recenti attenuato.
📢 Il Ruolo decisivo della protesta e delle nostre denunce
Il comunicato stampa della Procura è chiaro: le indagini hanno avuto inizio proprio a seguito di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini del Comune di Sparanise. I residenti erano allarmati dai miasmi provenienti dalle acque del Rio Lanzi. Avevano notato un evidente peggioramento delle acque dello stesso Rio Lanzi. Queste segnalazioni si sono protratte dall'anno 2023 fino alla metà dell'anno 2024. Poi è arrivata la protesta popolare di Bastaimpianti, le tante manifestazioni anche a Sparanise i tanti interventi di denuncia anche di chi scrive: sia nel corso delle manifestazioni popolari, spesso affrontate senza locali pubblici, in piazza o nell'uscita di emergenza del Comune (lo spazio destinato all'abbattimento delle barriere architettoniche), sia su questo sito e negli spazi social
Le nostre pubbliche denunce e l'attività incessante del movimento "Basta Impianti" hanno amplificato questo grido d'allarme, spingendo la Polizia Giudiziaria a effettuare sopralluoghi e campionamenti che hanno confermato quanto da noi gridato in ogni sede: le acque del Rio Lanzi erano effettivamente compromesse, di colore scuro e maleodoranti in modo anomalo.
⚖️ Le accuse: Inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha ritenuto sussistenti, nella fase delle indagini preliminari ancora nella fase embrionale, i reati di:
Inquinamento ambientale.
Smaltimento illecito di reflui.
Il titolare della società è stato indagato anche per lo smaltimento illecito di rifiuti. È stato accertato che la società, operando in maniera abusiva e con negligenza gestionale, immetteva regolarmente reflui inquinanti che scaricavano nel Rio Lanzi, corpo idrico ricettore, causando un deterioramento significativo e misurabile delle acque. Non solo: la ditta smaltiva illecitamente tonnellate di rifiuti senza traccia di regolare gestione.
Il sequestro è stato disposto proprio per impedire il protrarsi delle condotte illecie.
Un primo passo, l'inizio della battaglia, non la fine. La vittoria arriverà quando sarà chiaro che nell'Agro Caleno non saranno, mai più, tollerati impianti nocivi per le popolazioni.
Questa è una notizia che ci riempie di soddisfazione, ma la battaglia per la salute del nostro territorio non si ferma qui. Il sequestro è un primo, fondamentale passo che dimostra come l'unione e la determinazione civica possano portare risultati concreti e tangibili contro chi danneggia la nostra terra. Ora l'attenzione è rivolta a gli altri impianti non solo di rifiuti che sono insediati e stanno tentando di insediarsi sul territorio.
Ringraziamo le forze dell'ordinza, l'ARPAC di Caserta e sopratutto la Magistratura sammaritana, verso la quale nutriamo incondizionata fiducia, per il lavoro svolto, ma sappiamo che tanto lavoro deve ancora essere fatto. La zona Asi è occupata da ulteriori 4 impianti che stoccano rifiuti pericolosi e non pericolosi e da insediamenti industriali che non possono essere più ampliati per l'evidente rischio cumulativo.
Continueremo a monitorare la situazione, ribadendo che l'impegno del movimento Basta Impianti e di tutti i cittadini dell'Agro Caleno per un ambiente sano e libero da illegalità rimane più forte che mai!
Devono poi partire le bonifiche immediate, iniziando proprio dall'area ex pozzi, la zona ASI dove vi è stato il sequestro. Anzi il sequestro preventivo di oggi deve essere l'occasione per monitorare l'intero territorio.
Domani quindi è necessaria la massiam partecipazione al corteo di Sparanise: appuntamento in piazza Graziedei (già Gramsci) davanti alla stazione FFS di Sparanise.
clicca qui al link al comunicato stampa diffuso dal Procuratore capo della Repubblica di Santa Maria C.V. dr. Pierpaolo Bruni.
























