Grande successo di partecipazione popolare per il corteo di sabato 15 novembre
16-11-2025 09:08 - Cronaca
di Salvatore Piccolo
Ho partecipato, insieme a circa un migliaio di cittadini dell’agro caleno, al corteo organizzato dal movimento “basta impianti” di ieri, sabato 15 novembre, che è sfilato in laica processione dalla stazione ferroviaria sino alla piazza principale di Sparanise. La partecipazione è stata ampia con donne, uomini di ogni età. Non ho visto e sentito alcuna minaccia e alcuna ingiuria (tutta la manifestazione è diffusa in streaming), ma solo una ferma determinazione di prendere posizione contro l’incontrollata e devastante presenza sul territorio di impianti nocivi per la salute:
- impianti per lo stoccaggio di rifiuti;
- impianti che, secondo la Procura della Repubblica, hanno ridotto un corso d’acqua, culla della civiltà calena (il Rio dei Lanzi), ad una fogna maleodorante priva di molecole riconducibili all’elemento essenziale della vita (acqua);
- impianti di stoccaggio di energia elettrica, a forte rischio, voluti da un gruppo economico-finanziario internazionale già presente con una centrale termoelettrica tra le più grandi d’Italia.
Il corteo di ieri non è il primo e non sarà l’ultimo. L’agro caleno si è svegliato e sta animando un movimento popolare, orizzontale e multiculturale. Manifestanti così maturi che hanno accolto anche coloro che non avevano partecipato alle altre iniziative del movimento, attivo dal mese di agosto. Il movimento ha perdonato ostracismi e l’arroganza della “politicanza” per conseguire l’obbiettivo, ma il limite è proprio nella natura popolare del movimento. Pronto ad accogliere la lotta per la sopravvivenza della maestranze della “Nuroll”. Non pronto ad accogliere chi ha l’ambizione di correre per un posto in consiglio regionale candidandosi con un partito che solo fino a pochi anni fa disprezzava il meridione con cori, quelli si, ingiuriosi e offensivi. Un partito, la Lega, che è vicino ed è sostenuto con finanziamenti da gruppi imprenditoriali che da queste parti, a torto o a ragione, sono visti come mera speculazione economica in danno del territorio. Un partito che esprime al governo solo uomini e donne con l'accento settentrionale che calano in Campania per raccattare voti e che spesso neppure riescono a farsi comprendere, tanto forte è l'inflessione dialettale.
Una proposta politica che è in aperto contrasto con le rivendicazioni del movimento. Un movimento che ha sviluppato forti anticorpi nei confronti di chi partecipa solo per ottenere visibilità politica a pochi giorni dalle elezioni. Sotto questo profilo vale l’antico detto che chi semina vento raccoglie tempesta. Sono questioni di facile comprensione anche per politici inesperti, certo a volte la smodata ambizione personale rende poco lucidi, ma neppure è corretto rovesciare i termini della questione. Viviamo in un paese democratico e lo spazio per fare campagna elettorale, per fare i voti, non manca, ma era difficile cercarlo nel corteo di sabato.
























