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Napoli agli ottavi, Zagaria agli arresti.

08-12-2011 15:57 - Cronaca
l´arresto di Michele Zagaria
Il 7 dicembre del 2011 è destinato a restare nella storia. Almeno due avvenimenti saranno ricordati per molto tempo ancora. L´arresto dell´ultimo boss latitante del cd. clan dei casalesi Michele Zagaria segna senza dubbio un passo importante nella repressione e la sconfitta della camorra casertana o come diavolo si chiama. Mentre il successo del Napoli calcio con il passaggio agli ottavi di finale della Champions League è evento di orgoglio non solo per i tifosi napoletani, ma per l´intero mezzogiorno d´Italia.

Iniziamo dal primo avvenimento.

L´arresto del boss Zagaria adesso priva definitivamente la camorra casertana di capi latitanti, capaci di reggere le fila dell´organizzazione, determinare una strategia e proporre una reazione. Bidognetti, Schiavone, Iovine, e adesso Zagaria sono ormai tutti in carcere, la conseguenza dovrebbe essere una sconfitta ed una liberazione dei territori dall´inquinamento criminale. Sarà così?

Certamente la camorra mina profondamente l´economia del territorio, compromette lo sviluppo ed in definitiva la presenza criminale pesa in termini economici per una notevole e considerevole parte. Circostanza percepibile direttamente dai cittadini che possono verificare che i prezzi praticati nei settori maggiormente controllati dalla camorra, come l´edilizia, sono sproporzionati rispetto alla normale dinamica economica. Il costo al metro quadro per Caserta e provincia equivale a quello delle principali città d´Italia, senza giustificazione rispetto alla qualità della vita, dei servizi e dell´economia.

Tornando all´arresto del boss, per verificare se l´arresto del latitante potrà davvero considerarsi come l´inizio della fine del clan dei casalesi oppure solo un evento intermedio rispetto ad una evoluzione futura a nostro avviso occorre fare chiarezza su di un aspetto, riportato nelle cronache, ma in fondo alla pagina.

Come si è determinato l´arresto? Non intendiamo ripetere quando riportano le cronache, per altro piene di dettagli, ma crediamo si debba fare chiarezza su come si è arrivati a conoscere l´indirizzo esatto del bunker. Non vi è dubbio che inquirenti sono intervenuti con mezzi ed uomini , certi di sapere in anticipo del covo.

Come pure lascia molto pensare la circostanza che solo l´anno scorso gli stessi inquirenti alla ricerca di Zagaria sventrarono, distuggendolo con scavatori e trivelle, un negozio che è risultato di proprietà del fratello del proprietario della villetta dove poi effettivamente è stato trovato il latitante. Si è trattato di una soffiata e da parte di chi? Qualcuno ha offerto l´arresto di Zagaria?

Passiamo al Napoli. La gioia dei tifosi non è descrivibile : brividi, lacrime e soddisfazione in un´alternanza incontrollabile. Tuttavia, senza retorica, crediamo che l´impresa sportiva questa volta lascia spazio ad una nuova e rinnovata capacità del territorio di proporsi, anche a livello internazionale, con successo.

Il Napoli Calcio , guidato da un napoletano verace come Aurelio De Laurentis, ha dimostrato che anche da queste parti, con criteri manageriali ineccepibili, si possono raggiungere traguardi di assoluto valore. Un forza ed una intelligenza che deve essere presa a modello per arrivare anche negli altri settori al raggiungimento di successi importanti.

Nel successo del Napoli si vede e si sente il successo dell´intero territorio. Come non sottolineare che De Laurentis ha voluto portare il quartier generale a Castel Volturno. Una cittadina che assurgeva agli onori delle cronache solo per eventi negativi, per la presenza di una forte criminalità, mescolata alla mafia degli immigrati di colore, dedita ad ogni nefandezza.

In un territorio che veniva definito come l´inferno è arrivato il Napoli Calcio, ed è subito cambiato quasi tutto. Strade nuove e nuovo slancio per una cittadina che scopre di avere una meravigliosa pineta direttamente sulla lunga spiaggia di sabbia fine. Peccato che il mare sia fortemente inquinato da anni di incuria, ma almeno è iniziata l´inversione di tendenza.

Come è iniziata l´inversione di tendenza per Napoli che non va solo sulle copertine per la monnezza o per la camorra, ma finalmente per un successo sportivo ed imprenditoriale capace di battere i petrodollari di un ricco sceicco arabo e di affermarsi senza avere un euro di debito. Un nuovo modello di napoletanità che non è più cialtroneria, tarantella e sceneggiata, ma è vincente. Senza trascurare che in tempo di crisi intorno al calcio si muove una intera economia, iniziando dagli sponsor principali che stanno traendo massimo profitto dalla partnership con il Napoli, e senza trascurare che anche gli sponsor sono delle nostri parti, come il principale sponsor del Napoli l´acqua Lete. Uno stabilimento in Pratella, nei pressi del Matese, che solo qualche decennio fa pareva avviato alla crisi ed invece ha saputo organizzarsi in un moderno stabilimento che usa una tecnologia all´avanguardia ed è guidato da un altro storico imprenditore del settore delle bibite Nicola Arnone. Qualche decennio fa la sua gassosa, tentò una innovativa, per l´epoca, strategia di marketing, ma il prodotto non funzionava sorpassato dalle bibite americane, adesso la Lete è un marchio affermato e di successo, come il Napoli calcio.





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