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Padre Giovanni Semeria.

20-03-2011 20:13 - Cronaca
Nella riuscita solenne cerimonia di stamane in occasione dell´80° anniversario della morte di Padre Giovanni Semeria è toccato all´Avv. Salvatore Piccolo ricordare brevemente la vita e le opere del padre barnabita morto a Sparanise il 15 marzo del 1931. La cerimonia ha visto una nutrita partecipazione di fedeli provenienti da diversi parti del meridione e per questo si è svolta nel palazzetto dello sport alla presenza di numerose Autorità civili e religiose. Di seguito riportiamo parte dell´intervento dell´Avvocato Piccolo in memoria di padre Semeria.

Giovanni Semeria nacque nel 1867 a Colla frazione di San Remo, in quella liguria che era parte dello stato piemontese che da poco aveva unificato l´Italia nelle forme giuridiche dell´annessione delle altre parti al regno di Sardegna. Appena nato Padre Semeria dovette confrontarsi con il primo grande lutto quello della morte del padre, ufficiale di cavalleria piemontese, morto poco prima della nascita del figlio in guerra. Fattosi padre barnabita ricevette giovanissimo il sacerdozio. Trasferitosi a Roma consegui due lauree, in lettere ed in filosofia, e si avviò alla ricerca scientifica, storiografica e teologica. Scrisse numerosi testi scientifici ed affrontò lo studio del cristianesimo primitivo. Si occupò del rapporto tra scienza e fede, indicando come le due cose non fossero in contrasto ed anzi la fede non doveva temere la scienza. Da subito si affermò come uno dei migliori oratori sacri dell´epoca e tenne , soprattutto in occasione della quaresima, grandi orazioni nelle chiese di Roma che ottennero grande successo per numero e qualità di pubbico. Tra coloro che sedevano in chiesa spiccava la regina Margherita in persona. Conobbe numerosi personaggi della cultura dell´epoca letterati come Fogazzaro, Pascoli e Tolstoj, quest´ultimo conosciuto durante un viaggio in Russia furono suoi amici ed estimatori. Frequentava la casa di numerosi personaggi in vista nel modo politico come l´abitazione di Giorgio Montini e sembra che un giorno questi confidò al barnabita la preoccupazione per il proprio figlio Giovan Battista avviato al sacerdozio, ma malfermo in salute. Padre Semeria tranquillizzò l´amico dicendogli di non preoccuparsi perché il figliolo sarebbe diventato un giorno "vescovo ed anche di più", effettivamente divenne Papa con il nome di Paolo IV. Proprio nel nome di San Paolo che fu oggetto di tanto studio da parte di Padre Semeria. In teologia Semeria si batteva per il superamento della tomistica ancora in voga nell´ortodossia cattolica, nonostante fosse frutto diretto della scolastica medievale. Le grandi abilità oratorie, la grande e brillante preparazione filosofica e culturale profusa in numerosi testi scientifici apprezzati procurarono al Padre una notevole schiera di nemici che dietro le accuse di modernismo ottennero l´esilio di Semeria in Belgio. Con lo scoppio della grande guerra Semeria , che era padre spirituale della figlia di Cadorna chiese ed ottenne di divenire cappellano militare. Venne addetto al comando supremo dove in stretto contatto con il comando generale italiano si dette molto da fare tanto da guadagnarsi la stima di molti e da poter tornare in Italia senza più timore di dover subire nuovi attacchi. In questi anni conobbe Don Giovanni Minozzi e dopo la guerra insieme si dedicarono alla costruzione di numerosi orfanotrofi, prima di orfani di guerra e poi di orfani e basta. Non tornò più alla ricerca scientifica , ma si dedicò integralmente al sociale. Affrontò la questione meridionale con la forza dell´azione creando e fondando istituti sotto l´egida dell´Opera Nazionale per il Mezzogiorno per orfani e poveri che divennero nel tempo luogo di cultura.
Anche in politica, ovviamente nel campo dei cattolici, lasciò il segno. Contribuì dapprima al ritiro del non expedit collaborando con Mons. Bonomelli e successivamente, quando l´ingresso dei cattolici in politica divenne non solo possibile, ma un dovere si adoperò con Montini, Righetti , Don Sturzo per fondare il partito popolare poi Democrazia Cristiana.
Quando prematuramente morì a Sparanise si trovava in visita all´istituto di Terra di Lavoro proveniente da una conferenza tenuta la mattina a Montecassino.
Nel tempo anche grazie alle suore della regola di Santa Elisabetta Cerioli, che da sempre hanno cura dell´istituto, a Sparanise l´istituto Padre Semeria ha assunto un ruolo di riferimento per la cultura, sopperendo per tanti anni alla mancanza di scuole pubbliche ed oggi divenendo luogo di insegnamento di tendenza di notevole spessore.
L´insegnamento di Padre Semeria attuale soprattutto per i cattolici impegnati in politica, per una sorta di paradosso della storia è divenuto modernità da modernista quale i detrattori volevano fosse.
Come tutti quelli che sanno parlare e scrivere bene, e fanno sfoggio di tali virtù in pubblico, Padre Semeria fu oggetto di invidia e di calunnia, ma seppe mantenersi fedele agli insegnamenti ricevuti predicando la massima che "a fare del bene non si sbaglia mai".



Fonte: intervento dell´Avv. Salvatore Piccolo in occasione dell´80° anniversario della morte.

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