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Enzo Palmesano, rinnova la richiesta di un consiglio comunale aperto a Sparanise

18-08-2025 12:17 - Cronaca
Sparanise (Cristiano Mattei). Durante la manifestazione del 13 agosto scorso a Monte Oliveto di Pignataro Maggiore, il giornalista Enzo Palmesano ha reso pubblico di aver richiesto all’amministrazione comunale di Sparanise un consiglio comunale aperto sulla tematica delle infiltrazioni camorristiche nell’agro caleno.

Palmesano, giornalista professionista, aveva già chiesto ed ottenuto l’aula consiliare di Sparanise per tenere un convegno sullo stesso tema. Convegno svoltosi alla presenza del sindaco e di altri consiglieri comunali.

La richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto – ha chiarito il giornalista - era stata formulata all’indomani del “raid della Madonna del Carmine”, quando a Sparanise si consumò una sparatoria nel pieno centro storico mentre ancora si consumavano gli ultimi fuochi di un’antica festa locale.

All’incontro convocato dal neosindaco della cittadina calena, Giovan Giuseppe Palumbo, il sindaco di Sparanise non era presente, sostituito del vicesindaco Teresa Nicoletta e dal di lei marito, la prima al banco dei relatori e il secondo tra il pubblico in prima fila insieme ad un altro assessore. Enzo Palmesano, battagliero e coraggioso giornalista d’inchiesta, approfittando della presenza anche dei politici sparanisani, ha rinnovato la richiesta avanzata diverso tempo. “Siamo ancora aspettando”, il commento del giornalista, a significare di non aver ricevuto riscontro.

Dopo pochi giorni, il 16 agosto, ai confini dell’agro caleno, nella periferia di Teano, in zona saliscendi, un nuovo terribile incendio in un impianto di rifiuti della Campania Energia ha nuovamente portato alla ribalta la tematica dei tanti impianti di trattamento di rifiuti sul territorio. Con conseguente necessario urgenza di mobilitazione delle popolazioni.

Palmesano, vittima riconosciuta di reati di tipo mafioso, già durante l’incontro del 13 agosto ha espresso l’ipotesi che nelle vicende riguardanti gli impianti di trattamento rifiuti possano esservi degli aspetti da approfondire sotto il profilo della prevenzione antimafia.